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													TRENTO - Una 
								delle vittorie più sofferte ma per questo una 
								delle più belle di questa stagione. Già alla 
								vigilia, considerato anche quanto accaduto 
								all'andata dove il Martignano aveva ottenuto un 
								punto non proprio meritatissimo, si sapeva che 
								questa sfida sarebbe stata molto impegnativa e i 
								pronostici sono stati ampiamente confermati. 
								Tuttavia, anche grazie ad una delle migliori 
								prestazioni del reparto arretrato, il Martignano 
								ha guadagnato tre punti che, alla luce della 
								concomitante sconfitta del Segata in quel di 
								Borgo, valgono davvero doppio. La partita non 
								inizia certo bene per i rosanero che devono 
								subire la maggiore velocità e le idee più chiare 
								degli avversari: ciò nonostante, a parte qualche 
								piccolo svarione, il Martignano regge e cerca di 
								ribadire colpo su colpo. Il problema principale 
								sta nel fatto che i rosanero riescono a giocare 
								poco la palla sopratutto in mezzo al campo. La 
								migliore occasione della prima parte del primo 
								tempo capita comunque ai rosanero e per l'esattezza 
								a Leonardi che, approfittando di un errore 
								difensivo del Calceranica, prova la botta in 
								diagonale, ma la conclusione si spegne a lato di 
								poco. Ci prova poco dopo Iuni dalla distanza, ma 
								il suo tiro (doppio) viene sempre ribattuto 
								dalla difesa avversaria. Sicuramente più 
								clamorosa è l'occasione avuta dal Calceranica 
								pochi minuti dopo quando Lelli, aiutato anche da 
								una marcatura troppo "leggera", si gira 
								velocemente e lascia partire un tiro che solo un 
								clamoroso colpo di reni di capitan Pedrini evita 
								finisca in rete. Scampato il pericolo, il 
								Martignano prova a mantenere alta la pressione 
								nella metà campo avversaria, ma i rosanero non 
								riescono a raccogliere i frutti dei lori sforzi e 
								si rendono pericolosi solo con alcune folate 
								lungo le fasce laterali che tuttavia non trovano 
								uomini pronti in mezzo all'area. La ripresa 
								offre senz'altro maggiori emozioni, anche perchè 
								le due squadre, decise entrambe a portare a casa 
								l'intera posta in gioco, si affrontano a viso 
								aperto e concedono inevitabilmente maggiori 
								spazi per gli attacchi degli avversari. La prima 
								vera ghiotta occasione della ripresa capita a 
								Tomasi, il quale se ne va ottimamente sulla 
								fascia con un guizzo dei suoi, ma, entrato in 
								area di rigore e a tu per tu con Giacomini, non 
								si avvede di due compagni ben appostati in mezzo 
								all'area e calcia malamente sull'esterno della 
								rete. Gol sbagliato e (quasi) gol subito: la 
								legge del calcio sembra infatti non perdonare il 
								Martignano quando pochi istanti dopo il 
								Calceranica ha sui piedi la migliore delle 
								occasioni per portarsi il vantaggio. Tuttavia 
								Lucchi, incuneatosi molto abilmente nell'area di 
								rigore, deve fare i conti con uno strepitoso 
								Pedrini, il quale respinge la sua conclusione a 
								botta sicura da due metri e salva così 
								miracolosamente la propria porta e la propria la 
								squadra. Negli ultimi venti minuti però esce 
								fuori il Martignano, che, scampato il pericolo, 
													prova a spingere 
													sull'acceleratore e a 
													cercare con insistenza la rete della vittoria. Ci prova 
								una prima volta Mongera che, al termine di una 
								fuga sulla fascia sinistra, si fa trovare pronto 
								in area di rigore, ricevendo una comoda palla 
								servita da Tenni: la conclusione del terzino 
								rosanero è però centrale e impegna a terra Giacomini. Poco dopo doppia occasione sugli 
								sviluppi di un calcio d'angolo per il Martignano, 
								ma prima Tomasi e soprattutto dopo Dalprà non 
								trovano la porta, seppur a pochi passi. Al 74° 
								arriva finalmente la rete che darà la vittoria 
								al Martignano: Tomasi duetta splendidamente con 
								Cagol che si invola dentro l'area di rigore e lascia partire un pallonetto di 
								esterno destro che sbatte sul secondo palo e va ad 
								infilarsi all'incrocio: esecuzione davvero 
								straordinaria. Il Calceranica prova a rispondere 
								con Zimmari con un calcio di punizione che 
								finisce fuori davvero di un niente e con 
								un'altra conclusione dal limite che si spegne a 
								lato di pochissimo. Il Martignano potrebbe 
								provare a raddoppiare nel finale, ma il 
								direttore di gara fischia almeno tre fuorigioco 
								inesistenti e così i rosanero devono aspettare la 
								fine dei quasi sei minuti di recupero per poter 
								finalmente gioire per aver portato a casa una 
								vittoria davvero sofferta, ma meritata.  
								(Michele Leonardi)  | 
													
								 LE 
								PAGELLE  (di Michele Leonardi) 
								
								Pedrini N.  8: un grande portiere è 
								quello in grado di farti vincere una partita 
								anche se chiamato in causa poche volte. Due 
								interventi prodigiosi (uno per tempo, quello 
								nella ripresa assolutamente straordinario), che 
								consegnano al Martignano i tre punti. 
								
								Garbari  7: qualche minuto per 
								ambientarsi e poi inizia una prestazione 
								sontuosa. Impeccabile in ogni chiusura, 
								intelligente e disciplinato. Una prova maiuscola 
								che ne conferma il costante miglioramento. 
								
								Mongera  7: cambia solo la fascia 
								rispetto a quanto detto per Garbari appena 
								sopra. In più, tenta anche alcune sortite 
								offensive, in una delle quali conclude a rete: 
								Giacomini gli nega la gioia del gol. Lascia 
								all'85° per crampi a Dalpiaz  6, 
								che si immola per la causa e lotta sui palloni 
								che sfilano a grappoli sulla sua fascia. 
								
								Maccani  7: gladiatorio in ogni 
								intervento come da sempre ci ha abituato. Regge 
								bene l'urto degli avversari, anche quando questi 
								attaccano con insistenza. Sempre utilissimo. 
								Moser  
								7,5: solita classe e grande efficacia: 
								un binomio che ha permesso di disputare al 
								difensore poero una partita semplicemente 
								perfetta e sopra le righe. Lascia per un lieve 
								infortunio al 69° a Toffali  6,5, 
								che non fa rimpiangere il compagno e ci mette 
								del suo (anche la giusta ruvidità) per mettere 
								in cassaforte il risultato. 
								
								Dalprà  7: con un Moser in versione
								monstre il difensore rosanero nel giorno 
								del suo trentunesimo compleanno trova un po' 
								meno lavoro del solito e sfiora anche la rete 
								personale. 
								
								Tomasi  6,5: forse ancora con la 
								testa nel pallone (da volley), si ostina un po' 
								troppo nelle azioni in solitaria. Bello comunque 
								il suggerimento che porta in gol Cagol e utile 
								nei minuti finali. 
								
								Franceschi  6,5: non è facile 
								giocare in un centrocampo affollatissimo da 
								giocatori avversari, ma cerca comunque di 
								arginare e di far ripartire le azioni di gioco 
								per compagni poco mobili. Dal 63° Furlani  
								6,5, che riesce ad aumentare la mole di 
								palloni giocabili per gli attaccanti e si pone 
								come diga davanti alla difesa. 
								 
								Tenni  
								6,5: in un'altra partita forse avrebbe 
								preso una valutazione minore, però si devono 
								considerare le difficoltà patite per le poche 
								palle disponibili. Sfiora la rete di testa e 
								lascia al 70° per Cagol  7,5, 
								che dimostra come nel 2009 gli riesca davvero 
								tutto: il gol è una perla di balistica che si 
								ricorderà a lungo. Ha anche il merito di tenere 
								alta la squadra nei momenti più difficili. 
								
								Leonardi  7: poco 
								incisivo nel primo tempo (anche se la 
								conclusione più pericolosa viene dai suoi 
								piedi), trova molti più spazi nella ripresa 
								quando riesce in più di un'occasione a servire 
								ottime palle in mezzo all'area. 
								Iuni  
								6,5: un duro intervento proprio alla 
								fine del primo tempo compromette la sua gara, 
								fino a quel momento davvero buona sia in fase di 
								copertura che in fase offensiva. Dal 44° 
								Bortolotti  7, il quale da' nuova 
								linfa tra attacco e centrocampo e calamita 
								tantissimi palloni trasformandoli in 
								suggerimenti per i compagni avanzati. 
								
								Signor Decarli  4: prova a dir poco 
								incolore. Spesso assente e facilmente 
								condizionabile, sbaglia molto, ma soprattutto 
								crede nella bontà del suo arbitrare, che è 
								peggio...  |