| 
													 
													TRENTO - Il 
								Martignano porta a casa la terza vittoria del 
								2009 in quattro gare e mantiene così saldamente 
								(approfittando anche del passo falso del Borgo 
								di sabato sera) il secondo posto nel girone, 
								sempre a cinque lunghezze dalla capolista 
								Segata. A dire la verità il rotondo risultato 
								finale non rispecchia a dovere il reale 
								andamento dalla gara, dal momento che i rosanero 
								hanno comunque dovuto soffrire per avere la 
								meglio sul fanalino di coda Fornace, che si è 
								dimostrata squadra ostica soprattutto nel 
								reparto offensivo. Il Martignano parte bene nel 
								primo quarto d'ora, macinando gioco e trovando 
								anche con Cagol una buona opportunità per 
								portarsi in vantaggio, ma il bomber ha ancora le 
								polveri bagnate. Il numero otto del Martignano si 
								fa comunque perdonare al 16°, quando chiude un 
								bellissimo triangolo con Tomasi, battendo con un 
								preciso piatto destro il portiere avversario. 
								Poco dopo è sempre Cagol ad avere sui piedi la 
								palla del due a zero, ma anche questa volta a tu 
								per tu con Battisti sbaglia clamorosamente. Il 
								Fornace riprende un po' di coraggio ed inizia ad 
								impensierire il Martignano che pare aver perso 
								la verve dei primi minuti e non riesce a 
								trovare il giusto collante tra centrocampo e 
								difesa: spesso gli ospiti possono partire 
								infatti in azioni di contropiede ed in una di 
								queste chiamano Nicola Pedrini ad un intervento 
								con un tiro da fuori area. Dall'altra parte 
								Mongera viene fermato davanti a Battisti in 
								dubbia posizione di fuorigioco, ma i rosanero 
								sembrano a questo punto incapaci di creare 
								davvero grossi grattacapi al Fornace che anzi 
								approfitta del momento di appannamento del 
								Martignano provando la sortita offensiva, ma 
								senza grandi successi. La ripresa si chiude così 
								sul risultato di uno a zero. Il secondo tempo 
								vede Bortolotti schierato davanti alla difesa al 
								posto di Maccani ed un Martignano che, nel 
								complesso, pare voglia chiudere prima possibile 
								la gara. La rete di Cagol al 53° sembra arrivare 
													proprio nel momento giusto: 
													ottimo stop in mezzo 
													all'area, dribbling su un avversario e palla sul 
								secondo palo. La partita però si mette 
								tutt'altro che in discesa, dal momento che il Martignano, pur attaccando sempre con decisione 
								ed anzi insistendo anche troppo (considerato il 
								risultato) nelle azioni offensive, lascia spazio 
								al Fornace, che al 71° accorcia infatti le 
								distanze con una bella conclusione dal limite 
								dell'area di Filippi, il quale raccoglie una 
								corta respinta della difesa. Gli avversari a 
								questo punto credono nel pareggio ed infatti 
								pressano i rosanero nella propria metà campo. 
								All'80° però arriva la rete del tre a uno di Tomasi 
								che, di fatto, spegne le velleità di rimonta del 
								Fornace. L'azione parte da Bortolotti che 
								scarica su Cagol, il quale, entrato in area da 
								posizione defilata, passa a Tomasi che insacca 
								di destro sul secondo palo. Il Fornace a questo 
								punto è al tappeto e perde anche un giocatore 
								per infortunio: sarà così costretto a giocare 
								gli ultimi dieci minuti in inferiorità numerica. 
								Il Martignano gioca a questo punto sul velluto, 
								tanto che all'83° arriva anche la quarta rete 
								per i rosanero. Un'azione corale davvero 
								pregevole che vede Tomasi suggeritore 
								per Cagol (anche questa volta), il quale con un 
								preciso colpo di testa serve Furlani al limite 
								dell'area piccola, che insacca con un tiro al 
								volo di sinistro. All'87° c'è gloria anche per Dalpiaz che timbra il suo primo gol da quando 
								milita nelle fila rosanere: è ben appostato a 
								pochi passi dalla linea di porta sullo spiovente 
								di Tomasi smanacciato dal portiere avversario. 
								Il Martignano porta così a casa un'altra 
								importante vittoria e allunga la striscia di 
								risultati utili consecutivi che dura dal 
								settembre 2008 (sconfitta interna contro il 
								Segata). Ora l'attenderà la prova con il 
								Sardagna, con l'obiettivo di consolidare la 
								posizione di classifica.  (Michele 
								Leonardi)  | 
													
								 LE 
								PAGELLE  (di Michele Leonardi) 
								
								Pedrini N.  6,5: chiamato in causa 
								in alcune circostanze, risponde a dovere, 
								difendendo bene la propria porta. Preso in 
								controtempo in occasione della rete degli 
								avversari. 
								
								Garbari  6: nel primo tempo è molto 
								propositivo nelle manovre offensive dei 
								rosanero, tentando in alcune occasioni di 
								crossare dalla propria fascia. Dal 76° 
								Leonardi  6, che, al rientro dopo 
								la squalifica, sfiora una rete da cineteca. Per 
								il resto buon movimento a favore della squadra. 
								
								Pedrini M.  6,5: molto prudente ed 
								accorto sulla sua fascia di competenza, dove gli 
								avversari si dimostrano spesso pericolosi. Nella 
								ripresa è protagonista di tempestive chiusure. 
								
								Maccani  6: deve badare parecchio 
								al sodo per arginare il centrocampo affollato 
								degli avversari. Tenta anche la sortita 
								offensiva con buoni suggerimenti per i compagni. 
								Dal 46° Bortolotti  6,5, il 
								quale ha il merito di entrare subito in partita 
								e di dare solidità al reparto centrale. Buona 
								anche la sua prova in fase di costruzione. 
								Moser  
								6: meno brillante del solito, deve 
								sopperire assieme a Toffali all'importante 
								assenza di Dalprà. In molte occasioni comunque 
								non è ben supportato dai compagni del 
								centrocampo. 
								
								Toffali  6,5: buona la sua prova, 
								considerato anche che in azioni di contropiede 
								due-contro-due non è mai semplice sbrogliare la 
								matassa. Ci mette tanta grinta e determinazione, 
								come suo solito. 
								
								Tomasi  6,5: quasi impalpabile 
								nella prima frazione di gioco, si ostina in 
								dribbling che riescono raramente. Molto meglio 
								nella ripresa, quando ha il merito di segnare 
								una rete che si rivelerà decisiva. 
								Cagol  
								7,5: a parte i due errori nel primo 
								tempo, per 
								il resto si dimostra in un momento di grande 
								vena realizzativa. E anche quando non segna, 
								procura assist ai compagni (chiedere sia a 
								Tomasi che a Furlani).  
								
								Mongera  6: ci mette un po' a 
								trovare le misure nell'insolito ruolo di esterno 
								sinistro (e poi destro) avanzato. Avrebbe 
								qualche buona occasione in area di rigore, ma 
								non gli si può chiedere troppo. Dal 56° 
								Iuni  6, il quale ritrova la tanto 
								amata posizione offensiva, per poi perderla nel 
								finale quando deve dare man forte alla difesa. 
								
								Furlani  6,5: rete 
								a parte (bel sinistro al volo), si dimostra 
								utilissimo sia nelle azioni offensive come 
								ottimo suggeritore, sia quando si tratta di 
								bloccare sul nascere le azioni offensive 
								avversarie. 
								
								Franceschi  6: soffre un po' la 
								superiorità numerica che il Fornace riesce a 
								creare in mezzo al campo. Sempre valido in 
								appoggio, sbaglia qualche passaggio per i 
								compagni avanzati. Dal 70° Dalpiaz  
								6,5, per il quale il primo gol con la 
								maglia rosanera vale la sufficienza piena. 
								Nel posto giusto al momento giusto: che sia un 
								buon viatico per il futuro. 
								
								Signor Zambonin  6: partita 
								fondamentalmente semplice da gestire, senza troppi 
								acuti. Direzione di gara tranquilla, come in 
								effetti richiedeva la situazione.  |