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								 BOLZANO - Con una grande 
								prova di orgoglio e di carattere il Martignano 
								porta via un punto sul campo del Pollini, 
								mantenendo così la prima posizione in 
								classifica, potendo anche approfittare della 
								contemporanea sconfitta dello Joga Bonito sul 
								sempre ostico campo di Meano. Un pareggio 
								davvero meritato per la formazione di mister 
								Leonardi, considerando anche l'evolversi della 
								gara. Infatti, la prima mezz'ora di gioco è 
								tutta appannaggio dei padroni di casa che 
								chiudono i rosanero nella propria metà campo. 
								Nonostante questa superiorità nel gioco, il 
								Pollini però non impensierisce mai seriamente Ferrari (esordiente tra i pali del calcio a 
								undici). 
								Tuttavia al 12° la partita si sblocca per un 
								episodio in area di rigore: Toffali inciampa in 
								chiusura su Talarico in piena area di rigore e 
								stende così il numero undici bolzanino. Per il 
								direttore di gara è rigore, che lo stesso Talarico trasforma spiazzando Ferrari. Per il 
								Martignano il contraccolpo psicologico è davvero 
								pesante e così il Pollini può mantenersi 
								costantemente a ridosso dell'area rosanera. 
								Mancano però le conclusioni a rete e poco dopo 
								la mezz'ora ci pensa l'imprevedibile quanto 
								imbarazzante Deola a inventarsi un altro calcio 
								di rigore contro il Martignano in virtù, questa 
								volta, di un fallo di mano di Dalprà: tocco che 
								effettivamente c'è stato, ma involontario in 
								quanto il difensore rosanero è stato in 
								precedenza spinto da Mattevi (basti pensare che 
								inizialmente il direttore di gara aveva 
								assegnato la punizione a favore del 
								Martignano...). Ancora Talarico sul dischetto e 
								ancora rete: due a zero per il Pollini. A questo 
								punto il Martignano potrebbe scomporsi del tutto 
								ed invece comincia a giocare: preme nella metà 
								campo avversaria tanto che arriva al tiro con 
								Tomasi, ma Turcato è bravo a respingere in 
								angolo. Successivamente ha una buona occasione 
								Leonardi, ma il tiro finisce a lato. Ad un 
								minuto dalla fine ci pensa Firicano a riaprire 
								il match con una punizione che sorprende Turcato 
								sul primo palo. Il secondo tempo si riapre come 
								si era chiuso il primo, con i rosanero 
								consapevoli di poter riportare sui giusti binari 
								la gara. Passano infatti otto minuti ed il 
								Martignano pareggia: splendida giocata a 
								centrocampo di Maccani che lancia Pedrini, il 
								quale si fa tutta la fascia destra per poi 
								crossare nel mezzo. Qui c'è Zambarda che stoppa 
								la palla e da dentro l'area di rigore batte 
								Turcato in uscita. Ma la gioia dura poco, perchè 
								al 55° Deola assegna un altro rigore al Pollini 
								(questa volta sacrosanto) per atterramento di 
								Talarico da parte di Ferrari: dal dischetto 
								Tropea non sbaglia ed i padroni di casa sono di 
								nuovo avanti. Da qui in poi il Martignano 
								comincia a fare sul serio, dimostrando un'ottima 
								condizione fisica e approfittando invece del 
								calo degli avversari. I rosanero hanno buone 
								occasioni per pareggiare (vedi il tocco sotto 
								porta mancato di pochissimo da Dalprà), ma la 
								rete che vale il definitivo aggancio arriva al 
								67°: Firicano pennella dalla destra una parabola 
								perfetta per la testa di Cagol che salta e mette 
								la sfera sul secondo palo dove Turcato non può 
								arrivare. Il bomber rosanero segna così la sua 
								tredicesima rete in dieci partite: davvero una 
								media impressionante. Gli ultimi venti minuti 
								della gara vedono ancora un Martignano votato 
								all'attacco, alla ricerca di una vittoria che 
								ora non sembra impossibile. Tuttavia il Pollini 
								resiste, anche se non arriva mai alla 
								conclusione dello specchio della porta rosanera. 
								Dopo cinque minuti di recupero la partita si 
								conclude con un pareggio che, a conti fatti, 
								appare giusto. Da segnalare (come riportato 
								anche nelle pagelle) un direzione di gara 
								assolutamente insufficiente da parte del signor 
								Deola e un atteggiamento complessivo del Pollini 
								che fa dell'aggressività verbale la sua arma 
								migliore: peccato, perchè viste le qualità 
								tecniche dei suoi giocatori non ne avrebbe 
								proprio bisogno.  (Michele
                                Leonardi)   | 
                                
                                 LE PAGELLE  
								(di Michele Leonardi) 
                                
								Ferrari  
								6: esordio un po' atipico per l'estremo 
								difensore rosanero che deve solo cimentarsi 
								contro i tre tiri dal dischetto degli avversari 
								e nulla più. Il quarto magari l'avrebbe anche 
								parato...  
                                
								Pedrini  
								6,5: fatica a contenere Talarico, il 
								quale con le buone o con le cattive lo mette 
								sempre in difficoltà. Meno brillante del solito, 
								ha però il grande merito di portare avanti 
								l'azione che vale il secondo gol rosanero. Dal 
								77° Mongera  s.v. 
                                Iuni  
								6: grave disattenzione in occasione 
								dell'azione che porterà poi al terzo rigore per 
								i padroni di casa. Non impeccabile nei controlli 
								di palla, stringe i denti fino all'ultimo per 
								presidiare la propria fascia. 
                                
								Maccani  
								7: eccezionale come sempre in fase di 
								interdizione, mezzo voto in più gli vale la 
								grande giocata a centrocampo che lancia Pedrini e da' il via al pareggio momentaneo del Martignano. 
                                
								Toffali  5,5: spesso in difficoltà 
								contro un avversario temibile (sia nel gioco che 
								nel comportamento...) come Mattevi. Ingenuo, 
								anche se ostacolato, in occasione del primo 
								rigore, appare meno lucido del solito. 
                                
								Dalprà 
                                6,5: buona conduzione della gara, anche 
								se il rigore concessogli contro grida vendetta 
								al cielo (ma dell'arbitro parleremo dopo). Fa 
								spesso a "sportellate" con gli attaccanti 
								avversari, ma ne esce spesso vincitore. 
                                
								Tomasi  6: nell'ultima parte del 
								primo tempo si inventa un'azione che conclude 
								con un bel destro ben parato dal portiere 
								avversario. Più quantità che qualità in questa 
								difficile gara, ma va bene così.  
								Cagol  
								6: si conferma sempre il solito bomber 
								di razza: tocca un pallone in area di rigore e 
								lo metto nel sacco. Fatica molto a trovare 
								spazi, anche se fa di tutto per rendersi 
								pericoloso. 
                                
								Leonardi 
                                6: vale un po' il discorso appena fatto 
								per Cagol: questa era una partita davvero 
								complessa e trovare gli spunti giusti non era 
								impresa semplice. Poco incisivo negli ultimi 
								metri, lascia all'80° per Furlani  
								s.v. 
                                
								Firicano 
                                7: ha il grande merito di riaprire 
								l'incontro allo scadere del primo tempo con una 
								punizione più intelligente che bella da vedere. 
								Come sempre nella ripresa è l'ultimo a mollare; 
								suo l'assist per il colpo di testa di Cagol che 
								vale il definitivo pareggio. 
                                
								Zambarda  6,5: mezzo voto in più 
								per un gol bello e decisamente importante. Per 
								il resto si danna l'anima a cercare palloni 
								giocabili e ad aiutare i compagni in fase di 
								copertura. Dall'88° Dalpiaz  s.v. 
								 
								Signor Deola 
                                
								4,5:
                                
								si poteva dare il primo rigore, giusto 
								il terzo, allucinante il secondo, posto che 
								inizialmente aveva accordato un fallo a favore 
								di Dalprà. Si lascia intimorire dal 
								comportamento aggressivo dei padroni di casa e 
								la conduzione della gara ne risente. Certe 
								partite meriterebbero forse una designazione più 
								oculata. 
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