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								 MEANO - Il Martignano 
								raccoglie il quarto risultato utile in cinque 
								gare su un campo che da sempre è considerato 
								come ostico, se non proibitivo, per qualsiasi 
								squadra che qui venga a giocarsi i tre punti 
								contro lo Stefano Orazi. Sotto questo aspetto, 
								dunque, la vittoria per tre a due dei rosanero 
								rappresenta un risultato da tenere in 
								considerazione; preoccupa un po', peraltro, 
								l'involuzione nel gioco che già si era palesata 
								nell'ultima di campionato contro la Vigor. Per 
								la partita contro lo Stefano Orazi mister 
								Leonardi opta per un più classico 4-4-2 potendo 
								schierare al centro del campo assieme a Gianluca 
								Leonardi l'ex di Fiorentina e Cagliari Aldo 
								Firicano, che si rivelerà decisivo per le sorti 
								dell'incontro. Già dai primi minuti si intuisce 
								quale sarà il copione della partita: il terreno 
								di gioco non permette più di tanto il possesso 
								palla né azioni in velocità sulle fasce 
								laterali; la partita si sviluppa così a metà 
								campo, mentre solo qualche singola giocata porta dei pericoli (se così si possono 
								definire...) ai due estremi difensori. Il Martignano tenta la conclusione a più riprese 
								con Giuseppe Dascola, ma senza fortuna. 
								Dall'altra parte i padroni di casa, sfruttando 
								gli spazi ristretti, trasformano ogni fallo 
								laterale in un tiro dalla bandierina, creando 
								non pochi pericoli alla retroguardia rosanera, 
								tanto che Pedrini, in una di queste occasioni, 
								deve respingere sulla linea un colpo di testa 
								avversario. Sull'altro fronte da segnalare una 
								punizione di Firicano (terza presenza nel 
								Martignano dopo le due gare disputate nella 
								scorsa stagione) che sibila di poco oltre 
								l'incrocio dei pali e un tiro deviato da un 
								difensore e poi in angolo dal portiere da parte 
								di Giuseppe Dascola. A fronte di un primo tempo 
								soporifero i ventidue in campo offrono un 
								secondo tempo ricco di emozioni e di colpi di 
								scena. Lo Stefano Orazi entra in campo con 
								maggiore convinzione, sfruttando anche la poca 
								brillantezza della retroguardia rosanera. Al 48° 
								Pedrini respinge un tiro ravvicinato di un 
								avversario, ma al 51° deve capitolare sul bel 
								colpo di testa in tuffo di Moser. Non c'è tempo 
								per festeggiare il vantaggio, che il Martignano 
								perviene al pareggio al 53°: Tenni appoggia al 
								limite una palla per Tomasi che, saltato un 
								difensore, si accentra e scaglia un preciso 
								sinistro sul primo palo. Lo Stefano Orazi però 
								non ci sta e soltanto un minuto dopo trova il 
								nuovo vantaggio con una perfetta punizione 
								nell'angolo più lontano calciata da Semenzato 
								che lascia di stucco Pedrini. I rosanero tentano 
								la reazione, senza peraltro riuscire a costruire 
								delle buone occasioni in avanti; i padroni di 
								casa, dal canto loro, cercano di gestire al 
								meglio la partita, non disdegnando di provare ad 
								affondare per sferrare il colpo del definitivo 
								k.o.. Al 71°, tuttavia, il Martignano pareggia: 
								è sempre Tenni che, appostato al limite 
								dell'area, scarica dentro per Leonardi che, di 
								prima intenzione, sfodera un destra che non 
								lascia scampo al pur bravo Bortolotti. Gli 
								ultimi quindici minuti scorrono velocemente 
								senza offrire più grandi emozioni, apparendo 
								entrambe le formazioni appagate del risultato 
								raggiunto, che sostanzialmente rispecchia i valori 
								espressi in campo. Tuttavia, nel secondo minuto 
								di recupero, arriva la zampata del campione: Firicano, ottimamente imbeccato dal neo entrato 
								Nenzi, lascia partire dal limite dell'area un 
								preciso pallonetto che scavalca Bortolotti. Un 
								bel gol che corona una prestazione generosa, 
								anche sotto il punto di vista dell'apporto che 
								Firicano ha saputo dare per tutta la gara ai 
								compagni, incitandoli sempre a lottare e a 
								crederci fino alla fine. Grazie quindi a questa 
								rete nei minuti di recupero, il Martignano si 
								porta in seconda posizione in coabitazione con i 
								bolzanini del Joga Bonito, compagine che i 
								rosanero affronteranno nella prossima gara 
								interna di lunedì 22 ottobre. Senza dubbio un 
								altro importante banco di prova.  (Michele
                                Leonardi)   | 
                                LE PAGELLE  
								(di Michele Leonardi) 
                                Pedrini 
								N.  
								6: sul primo gol è tradito da Dalprà che 
								non mantiene la posizione; nulla può sulla 
								splendida punizione di Semenzato. Poco prima 
								deve rispondere ad un insidioso diagonale dalla 
								sinistra.  
                                
								Pedrini M.  
								6,5: senz'altro il migliore della difesa 
								rosanera, oggi in grande difficoltà. E' preciso 
								negli anticipi e qualche volta prova anche a 
								sovrapporsi per dare manforte in avanti. 
                                
								Dascola A.  5,5: a volte impacciato 
								nel primo tempo, quando la pressione avversaria 
								si fa sentire, gioca meglio nella ripresa, 
								badando sempre al sodo, come del resto il 
								terreno di gioco impone. Dal 77° Nenzi  
								6: preciso negli anticipi di testa, ha 
								il grande merito di offrire a Firicano l'assist 
								per la rete della vittoria del Martignano. 
                                
								Leonardi  
								6,5: mezzo voto in più per la rete che 
								vale il momentaneo pareggio, molto simile a 
								quella siglata alla prima giornata. A 
								centrocampo si perde nella confusione generale, 
								meglio in avanti. 
                                
								Toffali  5,5: i ritmi frenetici e 
								le molte sortite offensive lo disorientano non 
								poco e quindi deve soffrire dal primo all'ultimo 
								minuto. Non può essere sempre domenica anche per 
								il forte difensore veronese. 
                                Dalprà 
                                5,5: la simbiosi col compagno di reparto 
								è totale nel bene e nel male. Anche lui si perde 
								in mezzo al traffico generale: imperdonabile 
								l'errore sul primo gol di Moser, appare sempre 
								impacciato. 
                                
								Tomasi  6,5: meriterebbe la sola 
								sufficienza, ma la rete dell'uno a uno è bella, 
								seppure effimera. Poco servito, in una partita 
								dal gioco più casuale che tecnico non riesce a 
								mettersi in luce. Dal 89° Dalpiaz  
								s.v. 
								
								Firicano  
								7: intendiamoci: qualcuno potrebbe 
								pensare che per uno come lui sia tutto scontato 
								in questa categoria, ma quando il terreno di 
								gioco è tutt'altra cosa rispetto ai palcoscenici 
								che è stato solito frequentare le cose si fanno 
								difficili anche per lui. Importante lo stimolo 
								continuo ai compagni, bello il gol in pieno 
								recupero che vale i tre punti. 
                                
								Dascola G. 
                                6: per la prima volta dal primo minuto 
								in questa stagione prova insistentemente nella 
								prima frazione di gioco a ritornare al gol, ma 
								la scarsa mira o la sfortuna (vedi duplice 
								deviazione di un difensore e del portiere) non 
								glielo permettono. Dal 63° Maccani  
								6: affaticato, fa il suo compitino in 
								mezzo al campo, senza infamia e senza lode. 
                                Tenni 
                                6: ad inizio partita promette due gol, 
								alla fine saranno "solo" due assist, ma va bene 
								così. Fatica a trovare spazi e appare piuttosto 
								lento nelle ripartenze. Per bissare la rete di 
								due settimane fa attendiamo la prossima partita. 
                                Iuni  6: 
								le ristrette dimensioni del campo non gli 
								permettono le proverbiali sgroppate sulla fascia 
								sinistra. Da' una mano in fase difensiva, 
								offrendo nel primo tempo anche qualche buon 
								fraseggio in avanti. Dal 75° Mongera  
								5,5, che non lascia il segno negli 
								ultimi quindici minuti della gara. 
								 
								Signor Leita 
                                
								6:
                                direzione di gara sufficiente, 
								resa senz'altro difficoltosa dalla confusione 
								creata soprattutto in mezzo al campo. Comunque 
								la correttezza degli uomini in campo lo ha 
								aiutato. 
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