Marco Pontalti, autore di un'altra partita immensa in mezzo al campo

    

Bello scontro tra Christian Dalprà e il bomber Nicola Luchesa

Stenico San L. - Martignano  2-0

Arbitro: Signor Ivano Facchinelli di Trento

Assistenti: Signor Vito Zambonin di San Michele all'Adige e signor Pashk Vukai di Levico Terme

Marcatori: 11° Fabrizio Paoli (SSL), 78° Nicola Luchesa (SSL)

Stenico San Lorenzo

Parisi; Sottovia R., Lorenzi; Sottovia A. (86° Rigotti), Cornella, Luchesa M.; Albertini, Previtali, Litterini F. (90° Litterini J.), Paoli F. (23° Paoli I.), Luchesa N.

A disposizione: 13 Cattoni, 14 Paoli I., 15 Ferrari, 16 Litterini J., 17 Rigotti

Allenatore:  Lauro Berghi

Martignano

Pedrini; Garbari, Toffali; Bortolotti, Moser, Dalprà; Leonardi G., Cagol, Tenni, Pontalti, Zambarda (70° Buzzi)

A disposizione: 13 Maccani, 14 Buzzi, 15 Leonardi M.

Allenatore:  Michele Leonardi

Note

Ammoniti Toffali e Moser (M) per gioco falloso

VARONE DI RIVA DEL GARDA - Cala il sipario su una delle più belle stagioni che il Martignano abbia mai disputato dal lontano 1996 ad oggi. Bella non soltanto per il risultato conseguito (vittoria del girone per il secondo anno consecutivo), ma anche perché in questi lunghi mesi si è avuta la conferma della solidità di un gruppo che si è dimostrato tale dentro e fuori dal campo. La semifinale dei play-off contro lo Stenico è risultata dunque essere la ciliegina sulla torta, anche se alla fine ha avuto un esito sportivo negativo. I rosanero si sono presentati a questa sfida in condizioni a dir poco precarie: mezza rosa fuori uso (la decisione di fissare questa gara a ridosso del ponte del due giugno non ha di certo giovato) e undici giocatori titolari alla prese con la terza partita in sei giorni: ritmi da professionisti e forse più. L'inizio è tutto appannaggio dello Stenico che nei primi minuti fa letteralmente impazzire il Martignano, fino a trovare la rete al 10° con un tiro-cross beffardo di Paoli che va ad infilarsi nel sette battendo un incolpevole Pedrini. Il Martignano, tuttavia, non ha nessuna intenzione di ergersi a vittima sacrificale e prova così piano piano a costruire gioco, potendo puntare su un duo di centrocampo Pontalti-Bortolotti che, seppur provato dalle fatiche degli ultimi giorni, offre una prestazione di assoluto livello. E' comunque lo Stenico a rendersi pericoloso dalle parti di Pedrini, dove Moser e Dalprà hanno il loro bel daffare a fermare gli attaccanti avversari. Nella prima frazione di gioco non devono comunque segnalarsi particolari occasioni da rete nè da una parte nè dall'altra e così il risultato di uno a zero permane fino al doppio fischio che sancisce la fine del primo tempo. Nella ripresa il Martignano entra più convinto e deciso a rimettere in piedi la partita. Prova ne sia che i rosanero, nei primi quindici minuti, si fanno vedere con insistenza dalle parti di Parisi, sfruttando soprattutto le fasce e creando dei problemi alla retroguardia avversaria. I rosanero potrebbero addirittura provare a pareggiare quando Dalprà viene atterrato di netto in area dal portiere avversario: rigore per tutti (anche per ammissione dello stesso Parisi), ma non per il signor Facchinelli e per i suoi assistenti che, inopinatamente, lasciano proseguire il gioco. La partita prosegue in un sostanziale equilibrio, con lo Stenico che, costretto alla difensiva per i frequenti attacchi dei rosanero, devo sfruttare la velocità dei suoi attaccanti per pungere in azioni di rimessa. Proprio su una di queste arriva al 78° il raddoppio firmato da Luchesa, bravo a battere con un bel pallonetto Pedrini in uscita (l'azione era comunque probabilmente viziata da un fallo non fischiato su Cagol). Il Martignano prova comunque a reagire e lo fa con Buzzi, subentrato a Zambarda, la cui girata di destro finisce di poco alta sopra la traversa. Col passare dei minuti la stanchezza si fa sentire nei giocatori del Martignano, che tuttavia con estremo orgoglio e determinazione cercano di onorare fino in fondo l'incontro, continuando a costruire gioco e a non buttare via nemmeno un pallone. Dopo tre minuti di recupero l'arbitro fischia la fine dell'incontro: lo Stenico può festeggiare una bella e sudata vittoria, mentre il Martignano non può che complimentarsi con se stesso per quello che è riuscito a far vedere questa sera e lungo tutto il corso del campionato.  (Michele Leonardi)               

LE PAGELLE  (di Michele Leonardi)

Pedrini N.  6: beffato dalla palombella di Paoli, sbaglia il tempo dell'uscita in occasione della rete del due a zero di Luchesa. Ma in questa stagione non gli si può proprio rimproverare nulla.

Garbari  6,5: si fa bruciare da Paoli in occasione della prima rete. Esce alla distanza senza mai mollare un metro agli avversari, con grinta e tantissima determinazione.

Toffali  6,5: bissa la buona prova di lunedì contro il Mattarello con una prestazione maiuscola. Dopo aver preso le misure, lascia pochi spazi agli avversari, con le buone o con le cattive.

Bortolotti  7,5: indispensabile a questo Martignano in estrema emergenza. Corre come un disperato, è in tutte le zone del campo e sembra (forse) non sentire la stanchezza di tre partite consecutive.

Moser  6,5: gli attaccanti dello Stenico non sono certo poca cosa, ma il difensore poero riesce a contenere bene le sfuriate offensive degli avversari, con solo qualche piccola sbavatura.

Dalprà  7: ingaggia un duello senza esclusione di colpi con Luchesa, vinto alla fine da quest'ultimo, perchè, alla fine, chi segna ha sempre ragione. Ma il numero sei rosanero ha dimostrato ancora la sua immensa bravura.

Leonardi  6: stremato dagli impegni ravvicinati, fa tutto bene in ogni azione, tranne la parte conclusiva. Peccato, perchè avrebbe meritato miglior sorte in almeno un paio di occasioni.

Cagol  6: il bomber rosanero e del girone chiude un po' in sordina, complice anche un colpo subìto nei primi minuti. Fa quel che può, ma la parte più importante del suo lavoro era già stata realizzata.

Tenni  6,5: encomiabile per determinazione, voglia di fare e corsa. Dal primo all'ultimo minuto non smette mai di lottare su ogni palla e di fungere sempre da punto di riferimento in avanti per i compagni

Pontalti  7: ogni parte del suo corpo è un dolore, ma lui non sembra accorgersene e sforna l'ennesima prestazione positiva. Con un po' meno stanchezza nelle gambe avrebbe messo ancor più in difficoltà gli avversari.

Zambarda  6,5: è l'immagine delle ultime partite: determinato, volenteroso, pronto al sacrificio e ottimo rifinitore. Resta finchè può per dare manforte ai suoi e lascia al 60° per Buzzi  6,5, che a conti fatti risulta essere il più pericoloso negli ultimi venti minuti. Gran bella sorpresa.

Signor Facchinelli  5: inadatto per una gara di questo livello ed intensità. Se a ciò si unisce l'incapacità di dialogare con i giocatori in campo, allora la frittata è fatta...

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