Gianluca Leonardi ha subìto il fallo del rigore che ha deciso il match
 
 
Man forte dal calcio a cinque, con grinta e sacrificio: Tiziano Paolazzi
Martignano - Montevaccino  1-0

Arbitro: Signor Silvio Chesani di Brusino

Marcatori: 90° Luca Cagol (M)

Martignano

Pedrini N.; Pedrini M., Garbari (62° Moser); Maccani, Toffali (82° Mongera), Dalprà; Tomasi (90° Tenni), Cagol, Leonardi Gia., Firicano, Franceschi (66° Paolazzi) 

A disposizione: 12 Di Lorenzo, 13 Moser, 14 Mongera, 15 Dalpiaz, 16 Paolazzi, 17 Tenni

Allenatore:  Michele Leonardi

Montevaccino

Guetti; Ravanelli, Dalcanale (82° Corn D.); Bortolotti, Pasolli M., Pasolli E.; Miori (82° Leonardi Gio.), Pontalti (62° Tomasi), Marcolla (66° Chiarani), Leonardi M. (76° Corn P.), Pasquali

A disposizione: 13 Corn P., 14 Corn D., 15 Leonardi Gio., 16 Tomasi, 17 Chiarani

Allenatore:  Vincenzo Roat

Note

Ammoniti Maccani, Toffali e Dalprà (MA), Ravanelli e Dalcanale (MO) per gioco falloso, Pasquali (MO) per comportamento non regolamentare

COGNOLA - Nella "stagione dei record" per il Martignano non poteva mancare lo storico approdo ai quarti di finale dei play-off valevoli per la definizione della vincitrice assoluta del campionato amatori. Il passaggio del turno è stato ottenuto al termine di una gara di ritorno (conclusasi con il medesimo risultato dell'andata) non certo bella, anche perchè in molte occasioni la veemenza agonistica del Montevaccino l'ha fatta da padrona sulla tecnica e sulle capacità di palleggio del Martignano. Pronti via e i rosanero avrebbero subito una ghiottissima occasione per chiudere definitivamente il discorso qualificazione: Dalcanale sbaglia il disimpegno e Tomasi si vede arrivare una palla goal facile facile, ma Guetti è bravo a sbarrargli la strada; sul proseguo dell'azione ci prova Firicano dal limite, ma un difensore avversario respinge a qualche metro dalla linea di porta. Il Montevaccino risponde subito con un colpo di testa di Miori da centro area che capitan Pedrini, per non rischiare, preferisce deviare in angolo con un tuffo sul secondo palo. Il gioco stenta a farsi vedere in mezzo al campo, anche per le pessime condizioni del terreno di gioco, e così ne risente lo spettacolo. Entrambe le squadre sono più che altro pericolose in occasione di calci piazzati: su un tiro dalla bandierina è Dalprà che tenta di bissare la rete dell'andata, ma la sua girata al volo di destro non ha fortuna. Il Montevaccino, dalla parte opposta, tenta di sfondare la linea difensiva del Martignano, ma Pedrini resta inoperoso fino a quando, nel giro di pochi minuti, non deve opporsi a due conclusioni di Mattia Pasolli che però non hanno la giusta potenza e non impensieriscono l'estremo difensore rosanero. Stessa sorte tocca anche a un tiro di Gianluca Leonardi indirizzato verso la porta di Guetti. La ripresa si riapre con i primi dieci minuti tutti a favore del Martignano che tenta di creare le giuste occasioni per portarsi in vantaggio, ma senza troppa fortuna: Gianluca Leonardi, in particolare, è bravo in due occasioni a saltare il proprio uomo, ma le sue successive conclusioni in diagonale finiscono sempre a lato, anche perchè la difesa del Montevaccino è brava a raddoppiare sullo stesso proprio al momento del tiro. Sfortunatamente il secondo tempo è anche il momento in cui la squadra ospite, che deve necessariamente segnare due reti per passare il turno, aumenta la tensione agonistica in campo, farcendo il proprio gioco di interventi al limite del regolamento e a continue proteste nei confronti del direttore di gara. Il Martignano risente comunque dell'atteggiamento degli avversari, i quali, nella parte centrale della seconda frazione di gioco, aumentano la pressione al limite dell'area rosanera. Alcuni palloni vaganti all'interno dell'area di rigore mettono i brividi a Nicola Pedrini, fino a quando Mattia Pasolli si trova sui piedi la palla giusta per portare in vantaggio il Montevaccino. La conclusione del bravo centrale si spegne tuttavia a lato di poco, con Pedrini proteso in un'uscita disperata. I rosanero capiscono che è arrivato il momento di reagire e così nell'ultimo quarto d'ora alzano il proprio baricentro e tentano di colpire con azioni in velocità degli attaccanti, ma l'attenta difesa di Edoardo Pasolli spegne ogni velleità del Martignano. La partita pare così incanalarsi verso un risultato di parità a reti inviolate sostanzialmente equo, se non che, nel primo minuto di recupero, Gianluca Leonardi penetra in area di rigore lungo la linea del fallo di fondo, dove viene steso da tergo da Damiano Corn. L'arbitro assegna senza esitazione il calcio di rigore, decisione ineccepibile, anche se lungamente contestata dai giocatori del Montevaccino. Sul dischetto va Cagol, il quale si vede deviare da un ottimo riflesso del sempre bravo Guetti la conclusione: sulla ribattuta comunque il bomber non perdona e sigla la rete della vittoria rosanera. Ingiudicabili i commenti piovuti dalle tribune su Gianluca Leonardi, "reo" di aver simulato in occasione del calcio di rigore, come del tutto fuori luogo rimane il comportamento tenuto in campo da alcuni giocatori del Montevaccino, i quali, forse, non riescono a dare il giusto peso alle cose. Peccato, perchè all'interno della stessa formazione ci sono persone che non meritano assolutamente questo. Il Martignano, comunque, ha vinto e tanto basta per superare qualsiasi sentimento di invidia, rabbia o ingiustificato odio sportivo.  (Michele Leonardi)                              

LE PAGELLE  (di Michele Leonardi)

Pedrini N.  6,5: chiamato in causa pochissime volte, risponde sempre presente con grande tempismo e precisione. Ha anche il merito di infondere sempre fiducia ai compagni, essenziale per una partita del genere. 

Pedrini M.  7: assolutamente impeccabile. Mette la museruola a Pasquali che non può far altro che andare a sbattere contro il muro eretto da questo terzino che impressiona sempre per la grande intelligenza tattica.

Garbari  6: la solita prestazione soddisfacente che lascia poco spazio ad incertezze o disattenzioni. Si concede ancora poco in fase offensiva, ma sono cose che col tempo arriveranno. Dal 62° Moser  6, che, prima da terzino destro e poi da centrale, dimostra sempre precisione e accuratezza nell'impostare il gioco dalle retrovie. Peccato per l'infortunio proprio nel finale.

Maccani  6: strano a dirsi, ma fatica anche lui di fronte alla esagerata foga agonistica (sia di gambe che di lingua...) degli avversari. Non rinuncia però mai a metterci il piede e... la testa per fermare gli attacchi del Montevaccino.

Toffali  6,5: non ripeterà la prova esaltante dell'andata, però concede soltanto una palla agli avversari che Mattia Pasolli non sfrutta a dovere. Per il resto si fa trovare sempre al posto giusto nel momento giusto. Lascia per il solito problema muscolare a Mongera  6, che fa il suo tentando anche in un'occasione di proiettarsi in una di quelle galoppate sulla fascia che tanto gli sono care.

Dalprà  6,5: si sa che ormai lui e Toffali giocano in perfetta sintonia e anche quando sbagliano lo fanno assieme (vedi la citata occasione di Pasolli). Prova anche questa volta ad andare a segno, ma senza successo; peccato per quell'ammonizione così pesante.

Tomasi  6: si dovrebbe riportare il commento della partita scorsa: pronti via e viene immediatamente azzoppato da Pasquali (stessa scena dell'andata). Fa quel che può, con sacrificio e stringendo i denti. Dal 92° Tenni  s.v., che entra a qualificazione già in cassaforte per dare colore all'attacco rosanero.

Cagol  6: che il bomber non sia in una fase particolarmente felice del suo campionato lo abbiamo già rilevato in più occasioni. Tuttavia questo non gli permette di perdere il vizio del gol, anche se Guetti è eccellente nel paragli il rigore che poi l'attaccante rispedisce in rete.

Leonardi  6,5: poche le palle che arrivano davanti in questa partita tiratissima, anche grazie ad una accorta difesa di Edoardo Pasolli. L'attaccante rosanero si rende comunque protagonista di buoni spunti e si guadagna il rigore (sacrosanto) che decide la gara.

Firicano  6,5: in questa gara se ne è apprezzato soprattutto lo spirito di sacrificio messo in campo per aiutare i compagni a resistere al gioco confusionario e spesso isterico degli avversari. Grande cuore e grande pazienza, le doti di chi sa giocare al pallone.

Franceschi  6: non è facile districarsi nel "deserto dei Tartari" nel bel mezzo del campo di Cognola e la precisione ne risente. Non molla comunque per un secondo, anche se pecca un po' in fase conclusiva. Lascia il posto al 66° a Paolazzi  6, che, pur non potendo mettere in luce tutte le sue doti di funambolo, si sacrifica e lotta su ogni pallone, dando man forte al centrocampo.

Signor Chesani  6,5:
commette davvero pochi errori ed è protagonista di una gara arbitrata con saggezza e con la giusta autorità. Forse distribuisce un po' male i cartellini. Vede bene in occasione del rigore.